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La maggior parte degli effetti avversi agli antiepilettici sono dose-dipendenti, aumentano all'aumentare del dosaggio.
Compaiono precocemente dopo l'inizio del trattamento e generalmente si attenuano molto, alcuni quasi scompaiono nelle settimane successive a causa dello sviluppo di una tolleranza da parte del cervello alla molecola.
Gli effetti avversi includono sedazione, atassia, polifagia, polidipsia e poliuria, generalmente questi ultimi 3 permangono per tutta la durata della terapia, mentre sedazione e atassia scompaiono nell'arco di 7-15 giorni.
Tutti i farmaci hanno potenziali effetti collaterali, ma alcuni soggetti li sperimentano più spesso di altri, o gli effetti collaterali sono più fastidiosi. Alcuni animali sviluppano una resistenza ai farmaci, ossia hanno un tipo di metabolismo che inattiva rapidamente le molecole farmacologiche, causandone una drastica riduzione di efficacia. Quando questo avviene si parla di EPILESSIA REFRATTARIA, una delle forme più critiche di epilessia.
Visti gli scarsi risultati delle terapie tradizionali, in questi casi la TERAPIA INTEGRATA, fornisce nella maggior parte dei pazienti, buoni risultati.
Può un cane Pastore Australiano EPILETTICO REFRATTARIO da 1 anno, TORNARE AD ASSORBIRE BENE I FARMACI? Leggi la storia di Yanez (Post sulla pagina Fb del 7/1/23)
La terapia INTEGRATA prevede l'utilizzo di protocolli personalizzati, dove si abbinano rimedi/trattamenti e metodiche più efficaci per quel soggetto in quel momento. Alcune delle metodiche che uso sono: DIETA, FITOTERAPIA, AGOPUNTURA, KINESIOLOGIA, queste si affiancano ai farmaci che il cane sta assumendo. Non solo le terapie integrate possono essere affiancate senza interferire con l'azione farmacologica, ma entrano in sinergia col farmaco, potenziandone i suoi effetti.
Spesso accade, che dopo qualche mese di terapia (4-6 mesi circa), il valore della barbituremia aumenti, senza modificare la quantità di barbiturico che il paziente assume.
Questo è uno degli effetti della MEDICINA INTEGRATA, quando il sistema viene messo in migliori condizioni (benessere intestinale e immunitario, riduzione carico tossinico, riduzione iperossidazione e infiammazione) anche l'assorbimento dei FARMACI migliora.
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Dal momento che i benefici di queste tecniche si aggiungono agli effetti dei farmaci, spesso si raggiunge una riduzione dei farmaci stessi (DESCALATION FARMACOLOGICA).
EFFETTI COLLATERALI DEGLI ANTIEPILETTICI PRINCIPALI
FENOBARBITALE (Phenoleptil, Soliphen, Luminale)
E' il farmaco di prima scelta per le crisi epilettiche, il suo assorbimento è soggettivo dipende da molti fattori: fegato, tipo di alimentazione, funzionalità intestinale, metabolismo, etc.
Proprio perchè l'assorbimento è soggettivo si imposta un dosaggio di partenza e poi si verifica il reale assorbimento del cane con uno specifico esame del sangue (barbituremia).
Dal momento che il fenobarbitale fa lavorare molto il fegato, è necessario affiancare fin da subito supportarlo
I principali effetti collaterali sono:
Sedazione
Atassia
Polifagia
Polidipsia / poliuria
IMEPITOINA (Pexion)
Viene usata soprattutto per l'epilessia idiopatica. L'efficacia del Pexion nel trattamento dei cani con stato epilettico o crisi a grappolo non è stata verificata. La sua azione compare già dopo i primi giorni dall'inizio del farmaco. Rispetto al fenobarbitale ha un notevole minor impatto sul fegato.
I principali effetti collaterali sono:
Polifagia (spesso transitoria)
Vomito
Atassia
Sonnolenza
BROMURO DI POTASSIO (Libromide)
Spesso si usa in associazione al fenobarbitale, in quanto da solo difficilmente riesce a controllare le crisi epilettiche. Viene eliminato e riassorbito a livello renale, in caso di insufficenza renale il dosaggio va ridotto. L'azione completa viene raggiunta dopo 3 mesi dall'inizio della somministrazione.
I principali effetti collaterali sono:
Sedazione
Atassia e debolezza degli arti pelvici
Rigidità arti posteriori
Polidipsia / poliuria
Polifagia
LEVETIRACETAM (Keppra)
Ha una buona efficacia sulle crisi epilettiche, a fronte di minimi effetti collaterali. Non viene smaltito dal fegato, ma viene eliminato quasi completamente con le urine. Può esser usato sia come farmaco di prima scelta, sia in associazione al fenobarbitale.
Sonnolenza
Cambiamenti comportamentali
Vomito o diarrea
ZONISAMIDE (Zonegran)
Generalmente ben tollerato, l'effetto collaterale più comune è una sedazione transitoria. Viene metabolizzato dal fegato, non altera gli enzimi epatici, tuttavia l'associazione con fenobarbitale, ne riduce l'efficacia.